Distruzione del pene

La storia di un uomo distrutto nel vedere il proprio pene malridotto esteticamente e più corto di almeno 3 o 4 centimetri. La conformazione del suo membro, col frenulo breve, provocava spesso la rottura del preservativo.

Per la seconda visita lo specialista lo invita a raggiungerlo presso la clinica La Madonnina. Il paziente è timoroso, ha paura che qualcosa vada storta, ma poi si convince anche contro il parere del suo medico curante.

Il medico lo rassicura e procede col taglio. Fin da subito Nicola si accorge che qualcosa è andata storta, ritorna dallo specialista per avere conforto, ma il suggerimento è quello di procedere a un nuovo intervento.

Dopo due anni di completa inattività sessuale, purtroppo per lui prima della seconda CTU, perché convinto dal suo legale e dal primo consulente nominato dal giudice di avere ragione, si sottopone alla seconda operazione: una circoncisione distruzione del pene liberare il glande rimasto imprigionato. La situazione migliora, ma il normale uso del pene non è più possibile.
Sarà lui a portare la questione in Cassazione. Posso solo consigliare di rivolgersi distruzione del pene medici davvero esperti, che sanno il fatto loro.
